Buon anno del Topo Bianco
o topo sotto la trave
Il 25 Gennaio di questo anno 2020 comincia l'anno del Topo Bianco, collegato all'elemento Metallo, intorno alle 8.15 del mattino qui in Italia, con il sorgere del primo bagliore della prima Luna. Viviamo un momento di grande cambiamento su tutti i piani della nostra esistenza e ad aiutarci in questo passaggio arriva l'energia di un animale che è fu il primo, come si racconta nella tradizione cinese, ad arrivare dal Budda. Quindi siamo all'inizio di un nuovo ciclo di dodici animali, è anche a livello dell'influenza lunare un "re-start".
Si racconta che per arrivare primo il topo prese un "passaggio" dal bue che si stava avviando al suo incontro con il Budda e che quando abbassò la testa per salutarlo, saltò fuori il topo...
Saremo quindi aiutati da una grande abilità a "sfruttare" le occasioni e l'energia che già si trova a nostra disposizione per arrivare a una grande meta...intendo spiritualmente, all'ascensione, o a metterci al riparo sotto la grande trave maestra del tetto. Nel nostro piccolo e con atteggiamento umile, possiamo utilizzare la strategia e la grande capacità di sopravvivenza di questo animale, senza tralasciare i dettagli e le piccole cose, perché lo Spirito del topo ci ricorda che quello che sembra piccolo può essere più importante e potente di quanto immagini.
Per fare questo passaggio epocale servirà quindi spirito di osservazione e tempo per "annusare" quello che abbiamo bisogno di sapere. Nell'impazienza di conquistare obiettivo e perseguire i sogni, è facile dimenticare quanto è importante avere una comunicazione chiara e occuparsi delle piccole cose, compresi i piccoli segnali di infelicità o le "vocine" interne. Che significa: prestare attenzione a ciò che è giusto ai tuoi occhi ed agire di conseguenza.
"Non sottovalutare te stesso o il tuo potenziale di co-creare qualcosa di sorprendente quando presti attenzione ai dettagli" Dice lo spirito del topo...perché è grazie alle sfumature e al continuo riadattamento (c'è sempre qualcosa da imparare!) che questo animale conquista grandi territori, nonostante abbia tantissimi predatori.
Il topo dice: "Toccherò ogni cosa con i miei baffi per poterla conoscere"...senza però spaccare il capello in quattro!!! :-)
Qui sotto trovate la traduzione dell'articolo del Maestro Georges Charles sull'anno del topo:
"In occidente il topo è mal visto. Probabilmente perché viene dall'Asia... Infatti il ratto nero è originario dell'Asia del Sud Est e si è espanso seguendo le Legioni di Roma. Sicuramente esistevano delle relazioni commerciali tra l'Occidente e l'Asia ben prima di Marco Polo. Il suo concorrente fu il ratto detto "norvegese", che contrariamente al suo nome latino è originario della Persia e che seguite le invasioni che toccarono l'Europa Centrale, da dove di espanse su tutto il pianeta, a partire dal 1700. Viene riportato che in autunno del 1727, in seguito a un terremoto, i ratti fecero irruzione in grandi masse dalle coste del mar Caspio e attraversarono a decine di migliaia il Volga vicino ad Astrakan da lì si espansero rapidamente verso Ovest. Infestarono le grandi città, amplificando probabilmente le epidemie di peste.
Anche se fa paura il topo è molto utile per l'eliminazione dei rifiuti, uno studio ha dimostrato che se non ci fossero i topi nelle fogne delle grandi città, in tre settimane si arriverebbe a toccare la catastrofe sanitaria.
In Oriente invece questo animale è ben considerato e addirittura onorato in India e in Cina e in Giappone le viene reso onore attraverso cerimonie religiose e profane. In india in particolare topo si dice Kabas, che significa bambino, che dimostra una certa mansuetudine rispetto ai problemi che può provocare, se in grande numero. Notevole è anche Mushika, il topo di Ganesh, che è il suo cavallo...
Questo anno del topo di Metallo è influenzato da ciò che rinasce in profondità, l'embrione, per elevarsi verso la stella polare. E' come se il topo di Terra (che sarebbe il topo giallo) dalle profondità del suo territorio arrivasse al granaio per sistemarsi sotto la trave principale che sorregge il tetto, quindi di buon augurio. E' il topo del Tai QI...
Un topo strategico, calcolatore, raffinato, forse anche un po' opportunista che non dice totalmente la verità ma su cui si può contare quando c'è davvero bisogno. Sopratutto ha una reputazione da previdente, occupando le case dove c'è abbondanza.
Le sue caratteristiche quindi si contano tra quelli che hanno l'abilità, la specializzazione in qualcosa. Sono maestri di un'arte, o per lo meno, così fa sembrare. E' dunque "esperto" in qualcosa e ci tiene a farlo sapere procurandosi abilmente degli ottimi "protettori" alto locati, come il Budda o Ganesh. Come possiamo detestarli, se hanno tanta furbizia e faccia tosta?
Ingegnoso, energico, intelligente, astuto, sociale, seduttore. E l'ombra? Un po' manipolatore, speculatore diremmo. Non è gentile con "chi viene da fuori", non si fida di ciò che non conosce, ma è un protettore attento della sua progenie, per questo è visto un po' come "romantico". Può diventare a volte un po' sornione, lamentoso e incline a far lamentare del suo comportamento, ha delle buone relazioni con la Scimmia e il Drago, un po' meno con la Lepre e il Cavallo.
Il topo di Metallo è dominato dal Fuoco, per questo è considerato particolarmente intelligente, ama creare e dare forma a progetti e possiede molti talenti. Pecca un po' di mancanza di modestia e si considera generalmente come il migliore nel suo dominio particolare. Non smette di influenzare il suo ambiente e sembra un bonaccione, ma può essere anche un po' cattivo e vendicatore se si sente tradito.
E' anche capace di mangiare le corde, i legacci, come nella favole de La Fontaine del "leone e il topo", è quindi considerato come un liberatore delle inibizioni. E' colui che rompe gli ormeggi e che autorizza qualcosa che fino a quel momento era mal considerato. E' forse per questo che i giapponesi, tradizionalmente un po' chiusi e rigidi per certi aspetti, lo apprezzano e lo rispettano.
Il topo di metallo può quindi liberarsi dalla presa del Maestro del Cuore, energicamente parlando e tornare alla libertà che gli suggerisce il Cuore Mente e non il Controllo.
Tratto da "L'année du Rat de Métal" di Georges Charles
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