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giovedì 11 febbraio 2021

Buon anno del Bue /Mucca di Metallo Yin

La Mucca o il Bue bianco che traccia la via





All'alba lunare del 12 Febbraio 2021, intorno alle 8 e 05, l'energia del nuovo spirito animale che dominerà per 13 lune, la Mucca/Toro/Bue/ Bufalo-a, si espanderà a spirale nel nostro tempo del Mondo di Mezzo. 
Sarà un incontro atteso, quello con la sua sacralità antica, la sua saggezza, la sua mansuetudine selvaggia e generosa e...ci indicherà la Via.
In molte culture, tra cui quella minoica e indiana, la Mucca è stata ed è tuttora sacra. E' cosmica e il suo latte è galattico, cibo spirituale della Madre "Gau Mata", Matrice-Universo che è pura abbondanza. Per questo è simbolo di prosperità e di una Terra capace di accogliere in sé il Cielo, una terra lavorata e raffinata con amore, abitata dalle  molteplici forme di vita.
Le sue corna appartengono all'energia della luna crescente e fanno di questo animale uno specchio dell'utero cosmico. La corrispondenza dell'immagine dell'utero con la testa di questo animale sono impresse e scolpite in rocce sacre che troviamo in tutto il mediterraneo.
Ma anche il cuore ha un campo energetico che ricorda quella stessa forma, detto campo toroidale, e l'influenza che ha il nostro cuore nel mondo è proprio la geometria del toroide, la matrice divina di ogni Essere vivente, tra cui il pianeta.
Allora l'auspicio dell'anno può essere GENERARE CON IL CUORE,
 rivelare o rivelarsi si nella Purezza (il bianco),
creare il Nuovo concreto e forte come il toro, generoso e potente come la Mucca. 
Ergersi con tutta la nostra forza per ritrovare l'armonia tra il sottile e il grossolano, restando liberi e vicini all'Essenza. 

Aldebaran è la stella della Costellazione del Toro che in questo momento splende nelle notti fredde del passaggio tra l'inverno e la primavera. Cerchiamola nel Cielo per collegarci alla sua energia antichissima.
Il Nuovo arriva quando comprendiamo la Via del ritorno...

Ana Cuenca




Estratto tradotto dall'articolo di Georges Charles sul Bue di Metallo, visibili su tao-tin.fr:

 


Come dice Zhuangzi (Tchouang Tseu) ;


“E’ camminando che il cammino si traccia. La giusta misura permette la pratica. Praticare è sperare in un risultato. Essere vicini al risultato è essere vicini al Tao. Bisogna affermare questo fatto ! “.


Il Bue/Mucca di Metallo è anche d’oro che è simbolo di prosperità. L’oro è semplicemente il “Metallo dell’Imperatore” (Wang Jin).


Dalla notte dei tempi ci accompagna. Sono stati ritrovati dei resti di due milioni di anni in Cina a Longupo, rappresentava per i nostri antenati, nelle grotte ornate, la forza caotica, la potenza della terra. Nelle gallerie si situa a destra (forza della terra) mentre il cavallo è situato a sinistra (forza Celeste). Ritroviamo spesso l’equivalente della Runa UR (toro) e la Runa FA (cavallo). Le due prime rune dell’alfabento runico sono FA Ur. Precedette il cavallo come mezzo di trasporto.



Questo anno del Bue di Ferro Yin è situato sotto la doppia influenza della Terra Chou (secondo ramo Celeste Yin) e del Fuoco Gui 8Secondo Tronco Terreste Yin). E’ quindi un anno  Tai Yin (Grand Yin) come il 1962.


Secondo il trattato del  Dr A. Chamfrault nel suo tomo 5 del Trattato di Medicina Cinese pagina 214- pubblicato da Coquemard a Angoulème nel 1963

“Vediamo che questo anno è sotto il signo terreste del Legno e sotto il segno celeste di Shao Yang (di cui la Tigre è l’emblema simbolico). Leggiamo nel So Ouen (Trattato di Medicina Interna Dell’Imperatore Giallo) : “All’inizio, durante l’anno retto da Shao Yang fa più caldo che negli altri anni. Il calore è spesso la causa di malattie i cui sintomi sono: ascessi, diarrea, gonfiori, vomir, dolori al cuore”.


Per i Praticanti notiamo che malgrado si tratti di un anno Grande Yin subisce un influenza esterna del Legno e della Tigre. Per questo possiamo definirlo un anno caratterizzato dal coraggio e dalla rettitudine necessaria per cingere l’ambiente della strategia manipolatrice del Grande Yin. Siamo avvertiti.


Caratteristiche della Mucca/Bue


Il bue è taciturno ma adora essere cincordato da amici, è coraggioso ma riflette ed è paziente. Ha il senso del dovere ma non ama né le ricompense né le decorazioni. E’ tenace e di una grande integrità intellettuale ma può anche dare prova di ostinazione, fino alla fissazione.

E’ molto attaccato ai suoi cari e ai suoi beni ma può diventare possessivo e dipendente. Ama ciò che è solido, stabile, confortevole e maturo. E’ laborioso, testardo ma ben organizzato. E’ suscettibile ma non porta rancore, è fiducioso, sopratutto in sé stesso e nella sua forza di persuasione

Si mette a servizio a condizione di non perturbare le sue abitudini. Possiede un senso innato del tempo e per questo è un economo. Ispira fiducia e rispetto, spesso meritato. E’ perseverante, inflessibile, pragmatico e autoritario ma prudente.





Nelle grotte di Niaux (Ariège) vediamo il bisonte /bufalo collegato alle sette stelle dell’orsa maggiore. I cinesi chiamano questa costellazione “aratro”. L’occhio dell’animale rappresenta la stella polare!





Il Bue fa parte del Palazzo del Settentrione (Nord) e si gira naturalmente verso la stella polare che gli indica la direzione in cui tracciare il solco. Simbolo del proprio cammino o Via spirituale o Destino.


L’alchimista, chiamato « il contadino» è colui/colei che sa utilizzare questa forza iniziale, questa materia “bruta” e intera che dovrà macinare e triturare per poterla trasformare e sublimare. “Senza il grossolano non esiste il sottile, perché ciò che è in alto è come ciò che è in basso”. E’ questo “grossolano” che servirà di punto d’’appoggio per elevarsi “fino alla stella polare” che è “custodita sotto l’aratro”.  “L’aratro” designa le sette stelle dell’orsa maggiore, la costellazione che indica il cammino, quindi la Via.  E il solco del vomere è quindi l’Opera alchemica o filosofica. Laozi, non è l’inventore del Taoismo, ma colui che lo “scopre”. In diritto colui che “inventa” un tesoro è colui che scopre, quindi lo porta alla luce, togliendo quello che lo tiene nascosto. Non è quindi strano che sia rappresentato mentre cavalca un bue.






E’ il “contadino”, l’alchimista che riscopre, che inventa l’antica tradizione, quella in cui le immagini, i simboli, sostituivano le parole. Il simbolo è movimento in azione, mentre la parola scritta è un contratto. Il simbolo riunisce ciò che era separato e produce il risveglio.