La duchessa del Mawangdui era un'alchimista praticante di Qi gong. Nel drappo funerario ritrovato nella sua tomba gli archeologhi trovarono più di 3000 oggetti inventariati e repertoriati dall'intendente della duchessa sotto i suoi ordini. Nel drappo che ricopriva la tomba è rappresentato il viaggio della duchessa dopo la morte e la sua elevazione al più alto livello, al rango di immortale.
Questo drappo riprendeva molto simbolicamente i motivi essenziali della cosmogonia cinese classica, con in cima la luna e il sole, che rappresentavano la dualità/complementarietà dello Yin e Yang ma anche l'illuminazione (Ming). Simbolizzava anche la visione energetica dell'essere umano con le sue diverse parti e i principali "punti di controllo" utilizzati nelle pratiche energetiche come il Qi gong. Fu ritrovata anche una importante biblioteca. La biblioteca scelta dalla duchessa denota una grande erudizione, con scelte particolare ed eclettiche. Questa biblioteca consisteva principalemente in pergamene manoscritte (Boshu).
Uno di questi rotoli (Daoyin Tu Boshu) presentava la pratica del Dao yin Qi gong, quindi della "ginnastica" taoista tale come era praticata al secondo secolo prima di Cristo.
Una quarantina di personaggi, uomini e donne di tutte le età, vi sono rappresentati con posture diverse e molte di loro anche con un suono corrispondente a un organo o a un viscere rispetto alla postura. Alcuni personaggi praticano con un lungo bastone, che attesta che l'Arte del Bastone era conosciuta prima dell'arrivo di Bodhidharma a Shaolin e che quest'arte era inclusa nelle pratiche di salute.
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