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Qiu Jin, una vita rivoluzionaria

Nel 1903 abbandonò il marito e i figli per recarsi da sola a studiare in Giappone, dove salì a capo dell'Associazione Umanitaria, un'associazione di studentesse cinesi in Giappone. Sviluppò un pensiero femminista e criticò fortemente il modello di donna passivo e ignorante della cultura cinese tradizionale. In Giappone entrò anche in contatto con il movimento nazionalista cinese e partecipò attivamente ad organizzazioni antimancesi. Nel 1906, per protesta contro le restrizioni imposte dal governo giapponese alle attività insurrezionali degli studenti cinesi, lasciò il paese e tornò in Cina. Qui, a Shaoxing, fondò la scuola Datong, una scuola di educazione fisica per donne, che in realtà serviva da copertura per l’addestramento militare di future rivoluzionarie antimancesi. Partecipò all’organizzazione di un piano insurrezionale che fu scoperto, facendola arrestare e giustiziare.
Esiste un documentario sulla vita di Qiu Jin si intitola “Autum Gemn” e infatti “gemma d’autunno” è il significato del suo nome.
Un nome per altro azzeccatissimo, visto che nell’autunno dell’impero e della dinastia Qing (che crollerà nel 1911), Qiu Jin appare come figura eccezionale. E’ pure una perdente – verrà torturata e giustiziata a soli 31 anni dopo una rivolta fallita – il che ne fa una specie di rockstar.
Siamo alla fine del “secolo dell’umiliazione” e, per la più avanzata intellighentia cinese, rinascita nazionale, lotta antimperialista, ribellione contro al dinastia mancese e sviluppo economico-sociale della Cina sono strettamente interconnessi.
Il filone mainstream dei pensatori di quell’epoca si interroga sulla debolezza dell’Impero di Mezzo in rapporto alla forza degli imperialisti occidentali e molti giungono alla conclusione che sia necessario acquisire “tecniche” straniere da amalgamare con la civiltà cinese.
Qualcuno arriva addirittura a contestare duemila e rotti anni di tradizione confuciana.
Qiu Jin fa un passo ulteriore e inserisce i diritti della donna nel progetto di rinascita nazionale: libertà di matrimonio e diritto all’istruzione, fine della fasciatura dei piedi.
E’ considerata la prima femminista cinese e, dato che fu pure una combattente, una specie di Giovanna d’Arco d’oltre Muraglia.
Sarebbe bello se il documentario venisse distribuito anche in Italia, magari in qualche festival. Del resto, secondo il gusto imperante, non dovrebbero mancare duelli cappa e spada farciti di acrobazie ed effetti speciali. Qiu Jin è infatti interpretata da Li Jing, ex campionessa cinese di wushu e ormai affermata stunt-girl e attrice hollywoodiana.
In alternativa, è già possibile comprare il dvd. La produzione è sino-americana.

Nel 2011 è uscito anche il film The Woman Knight of Mirror Lake.

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