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martedì 25 settembre 2012

La pratica settimanale


Quest'anno terrò un corso di Qi gong anche a Bologna, in via San Carlo 18, presso l'associazione "Energie Armoniche", tutti i giovedì dalle 19 alle 20,30.Vi invito alla prima lezione di prova gratuita giovedì 11 ottobre 2012.
È possibile inserirsi nel corso tutto l'anno fino ad esaurimento posti, la prima lezione è sempre gratuita.

sabato 15 settembre 2012

Qiu, quando il riso matura



L’autunno, Qiu, è il tempo in cui lo yang si rifugia nell’interno, protetto da uno yin tranquillo, una calma immobilità, che protegge l’esterno. Corrisponde all’ovest – Xi, raffigurato da un uccello che chiude le ali e si posa sul suo nido (il tramonto, la sera).

Queste immagini ben ricordano i movimenti delicati e flottanti dell’airone bianco e della gru, tradizionalmente associati al Metallo, ma anche il gallo che sa rimanere immobile, salvaguardando nell’intimo la propria vitalità, il che gli permette la reazione d’attacco o di difesa, che lo rende vittorioso.
La rigidità dell’autunno deve accompagnarsi alla serenità, affinché la severità non diventi durezza, e l’implacabile e necessario inizio del movimento di ritorno si compia senza brutalità. Gli sbalzi bruschi che fanno perdere la sicurezza sono il pericolo della stagione





mercoledì 11 aprile 2012

Il Vento

Il significato di Feng leggendolo è Vento, ma il suo significato intrinseco è

IL MOVIMENTO DELLA FENICE


La sequenza di ideogrammi da Fenice a Vento.
Caratteri originali del Prof. Wang Yude della Huazhong Normal University, Wuhan, Cina.


Il processo di formazione dell’ideogramma ha origine in un pittogramma (1) che simboleggia un uccello mitologico, La Fenice, in cinese Feng-huang.
E’ un uccello a forma di airone che compare nella mitologia di molte culture e che spesso è legato a temi archetipici connessi con l’immortalità e con l’energia vitale originaria (il sole).
    Nell’immaginario dell’antica Cina, in esso si armonizzano le due energie originarie Yin e Yang, che si alternano senza sosta, come due polarità opposte, è collegato alla direzione Sud (il sole) e al colore rosso.
    La forma dell’uccello si stilizza (2-3) fino ad essere riquadrata e osservata, in modo dissociato, da un luogo distante (4). La semplificazione di questo porta al simbolo (5), e il suo significato è diventato : IL POSTO DOVE POSSO OSSERVARE LA FENICE CHE VOLA.
    Ancor più specificatamente : LI’ DOVE C’E’ BUONA FORTUNA.    Ecco emergere una trasposizione da un’immagine (l’uccello) ad un simbolo (l’energia vitale in moto armonico) ad un concetto astratto che contiene una parte non cosciente legata all’eredità biologica della ricerca di un luogo dove sia possibile garantire la sopravvivenza alla famiglia ed alla specie (buona fortuna).
    Vento che porta benessere, rinnovamento, buoni auspici, ma dal quale ci si deve anche difendere quando è troppo invadente, dando così anche un altro significato a questo luogo da cui osservo la fenice che diventa il centro ( Xue) del sito ideale dove stabilire un accampamento, un villaggio, una città.
E’ la nascita dell’arte del Feng Shui come capacità di interagire in modo ottimale con l’ambiente che circonda l'essere umano.


Negli esercizi di Qi gong  il vento è potentemente evocato per esprimere la purificazione e il movimento del legno ma anche per evidenziare un cambiamento da un movimento all'altro o ancora per esprimere un'apertura nello spazio circostante della parte alta del corpo e delle braccia, come ripulire il cielo dalle nuvole muovendosi nelle otto direzioni.
Il Vento che annuncia la primavera, che fa muovere, che anima ed eccita, che stimola, che trasporta i semi e fa volare i pollini; il vento che porta troppo diventa un vento che ruba, che toglie, che prende i soffi e li spoglia di vitalità, può anche schiarire e ripulire.

Il Risveglio del Drago


Il Drago verde che si risveglia in primavera evoca l'inizio dell'anno cinese.
Si compara la luna piena del nuovo anno ad una perla che esce dalla sua gola; quando la perla è uscita il drago si agita e non dorme più.
Ciò che si chiama il drago-germe è lo yang in seno allo yin: così quando il drago si alza le nuvole salgono.” Questa citazione estratta dagli “Annali della primavera e dell'Autunno”, evoca sia il piccolo yang in seno allo yin, sia l'acqua/yin attivata segretamente dallo yang: essa forma delle nuvole e sale.
L'immagine del drago è spesso presente nel Qi gong, quando si vuole evocare la liberazione del movimento e/o la sua ascesa verso il cielo. In particolare il drago verde è rappresentato a sinistra come forza mobilizzatrice dello yin ed è in relazione con il punto di “entrata” dell'energia della mano. La stessa immagine è suggerita dalla linfa nei vegetali e del sangue nell'essere umano, dallo sgorgare della vita e dal desiderio nella natura intera: è questo il movimento creatore che anima l'acqua e si dirige verso il fuoco, è il soffio che vive nel fegato dell'essere umano e lo fa vivere.
Opporsi alla sua ascesa, al “curare la nascita”, a “nutrire l’impulso dello yang”, può esporre a irrigidire in sé i rapporti energetici, può raffreddarci. Gli stessi principi sono alla base dei movimenti psicofisici del Qi gong, che invita a promuovere la libera circolazione dell'energia nell'organismo a partire dal movimento.

mercoledì 21 marzo 2012

Primavera

“I tre mesi della primavera rappresentano il tempo del rinnovamento: il vecchio e lo stantio si disperdono, il cielo e la terra vengono alla luce e ogni cosa sboccia. Riposa la notte e alzati presto, cammina liberamente a grandi passi attraverso il cortile, lascia i capelli giù e abbandonati nella tranquilla emozione di una passeggiata mattutina; così è come se elevassi i tuoi spiriti in primavera. Incoraggia tutta la vita e non uccidere, si generoso e disponibile, dai liberamente e non punire. Questa è la via per onorare il Qi della primavera e nutrire la vita durante questa stagione.
La primavera è la stagione dell'armonia, questo è il tempo per girovagare nei giardini, nei boschi, di sedersi in rifugi panoramici e concedersi lo spettacolo sereno della natura. Apri il tuo cuore, sbarazzati di tutta l'energia stagnante, e così incoraggia a fluire il Qi e favorisci il germoglio (della nascita, della vita e del rinnovamento).  A questo punto sarebbe contro la dinamica della natura sedersi qua e là soffermandosi sulle cose e crescere immobile e depresso. Evitare di bere molto alcol e mostrare un po' di contenimento per quei farinacei comunemente consumati che hanno la tendenza a danneggiare  milza-stomaco. Soprattutto gli anziani che hanno tipicamente un Qi debole, ossa fragili, e sono suscettibili e un corpo delicato che è assai suscettibile al vento freddo. Dal momento che la loro superficie è facilmente invasa è dovrebbero avere una serie aggiuntiva di abiti pronti che possono essere accantonati quando il sole è uscito. Riduci strato a strato, non sbarazzarti di tutto all’improvviso!”

Dal Zunsheng Bajian di Gao Lian, 1575 d.C

lunedì 5 marzo 2012

Armonia

"Il mio corpo è unito al mio centro, il centro è unito all'energia, l'energia è unita allo spirito universale, lo spirito universale è unito al mio essere."
(Liezi IV, II).

 

Gli effetti di una pratica costante


Il primo tra tutti, facilmente constatabile è l'equilibrio sia fisico che psichico che costituisce il principio essenziale di tutte le scuole di Qi gong.
Questo equilibrio è fondato su una armonizzazione tra alto e basso, tra la destra e la sinistra, il dietro e il davanti, il fuori e il dentro, il sottile il grossolano.


Si tratta all'inizio di un equilibrio corporeo che si collega a un equilibrio respiratorio e poi a un equilibrio energetico. Quest'ultimo facilita l'equilibrio psichico perché tende a diminuire i limiti legati all'ambiente diretti o indiretti assimilandoli a un processo naturale. Si tratta in realtà di un processo di regolarizzazione tra il caldo e il freddo, il movimento e l'immobilità, la dispersione e la concentrazione, la pienezza e la vacuità.

Il corpo non subisce i limiti esteriori e le variazioni climatiche ma li integra correggendoli. Dei fenomeni semplici come la sensazione di freddo, di sete, di fame, di stanchezza o di collera prendono un'importanza minore e, per questo semplice fatto, perturbano meno la mente.
 
Il secondo, un po' più lungo da ottenere, è la serenità. Questa è in effetti una semplice conseguenza dell'equilibrio. Non si tratta in alcun caso di una sorta di addormentamento della coscienza legato a un'immobilità corporea e intellettuale, ma al contrario, di un movimento controllato e incessante che costituisce un mezzo di accesso alla comprensione di fenomeni interni ed esterni.

Il terzo è la vacuità o disponibilità. La soppressione delle tensioni permette tanto la disponibilità corporea che quella psichica. I fenomeni interni legati al funzionamento fisiologico o esterni legati alle circostanze non sono percepiti come disagi o limiti ma come dei punti d'appoggio alla crescita personale.
Questa vacuità naturale permette d'agire con meno restrizioni legate alle abitudini e di superare certi blocchi fisici, energetici o psicologici insieme a un utilizzo più razionale dell'energia agendo con un minimo di sforzo per ottenere un buon risultato. Questa vacuità o disponibilità naturale è uno dei fondamenti dell'armonizzazione del praticante con le circostanze, quindi con la natura.

Il quarto è la capacità di unificare o concentrazione. Il movimento, l'energia, il pensiero si riuniscono senza dover fare uno sforzo e così le cose chiarificate sembrano e sono più facili. Il risultato ottenuto grazie alla disponibilità è utilizzato in maniera più razionale e perdura. Questa unificazione permette la costanza così come la riproduzione degli stati energetici e fisici ricercati durante la pratica 

Tradotto dai Principi essenziali del Qi gong di Georges Charles
http://www.tao-yin.com/tao-yin/qigong_principes_essentiels.htm