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domenica 2 marzo 2014

Chun, la Primavera



“I tre mesi della primavera rappresentano il tempo del rinnovamento: il vecchio e lo stantio si disperdono, il cielo e la terra vengono alla luce e ogni cosa sboccia. Riposa la notte e alzati presto, cammina liberamente a grandi passi attraverso il cortile, lascia i capelli giù e abbandonati nella tranquilla emozione di una passeggiata mattutina; così è come se elevassi i tuoi spiriti in primavera. Incoraggia tutta la vita e non uccidere, si generoso e disponibile, dai liberamente e non punire. Questa è la via per onorare il Qi della primavera e nutrire la vita durante questa stagione".
 
Dal Zunsheng Bajian di Gao Lian, 1575 d.C
  

La primavera è simboleggiata nella scrittura cinese dall'ideogramma Chun, che indica il germogliare di una pianta sotto l’influenza di un calore modesto del sole ancora basso.
L'est- Dong è il levante, il sole che si alza e innesca il risveglio degli esseri viventi. L’ideogramma  indica un sole inscritto dentro l’albero; antiche leggende cinesi narrano che durante la notte il sole si riposava dentro un albero, come quando in primavera il sole è percepibile all’interno degli esseri per farli risorgere. Quando il sole si alza tutti si svegliano, la mattina o in primavera; ciò che era a  riposo si inizia svegliare e ciò che era ritirato e nascosto comincia ad apparire con vigore ed entusiasmo. Dong significa anche mobilizzazione; vedremo come la sua evocazione sia fondamentale dal punto di vista pratico, per imprimere vitalità al nascere e al crescere del movimento.

Il vento - Feng: l'ideogramma ne contiene un altro interno che indica la presenza di piccole bestiole o insetti (vermi, formiche..) che sono come portate via dal vento. Feng indica una forza che evoca il risveglio degli insetti in primavera, qualcosa di nuovo che inizia e che si annuncia.
Vento che annuncia la primavera che fa muovere, che anima ed eccita, che stimola, che trasporta i semi e fa volare i pollini; il vento che porta troppo diventa un vento che ruba, che toglie, che prende i soffi e li spoglia di vitalità, può anche schiarire e ripulire.
Negli esercizi il vento è potentemente evocato per esprimere la purificazione e il movimento del legno ma anche per evidenziare un cambiamento da un movimento all'altro o ancora per esprimere un'apertura nello spazio circostante della parte alta del corpo e delle braccia, come ripulire il cielo dalle nuvole muovendosi nelle otto direzioni.

Il drago verde che si risveglia in primavera evoca l'inizio dell'anno cinese. Si compara la luna piena del nuovo anno ad una perla che esce dalla sua gola; quando la perla è uscita il drago si agita e non dorme più.Ciò che si chiama il drago-germe è lo yang in seno allo yin: così quando il drago si alza le nuvole salgono.” Questa citazione estratta dagli “Annali della primavera e dell'Autunno”, evoca sia il piccolo yang in seno allo yin, sia l'acqua/yin attivata segretamente dallo yang: essa forma delle nuvole e sale. L'immagine del drago è spesso presente nel Qi gong, quando si vuole evocare la liberazione del movimento e/o la sua ascesa verso il cielo. In particolare il drago verde è rappresentato a sinistra come forza mobilizzatrice dello yin ed è in relazione con il punto di “entrata” dell'energia della mano. La stessa immagine è suggerita dalla linfa nei vegetali e del sangue nell'uomo, dallo sgorgare della vita e dal desiderio nella natura intera: è questo il movimento creatore che anima l'acqua e si dirige verso il fuoco, è il soffio che vive nel fegato dell'essere umano e lo fa vivere. Opporsi alla sua ascesa, al “curare la nascita”, a “nutrire l’impulso dello yang”, può esporre a irrigidire in sè i rapporti energetici, può raffreddarci. Gli stessi principi sono alla base dei movimenti psicofisici del Qi gong, che invita a promuovere la libera circolazione dell'energia nell'organismo a partire dal movimento. 



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