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venerdì 13 novembre 2015

Il Tao è la Via


Soffio, Armonia e Spontaneità

Il Tao è la Via del Ritorno che possiamo intendere come movimento, ciclo e ritmo. E nel Ritorno troviamo Fu, la felicità. Il Tao si dispiega o di disvela attraverso il Tai Su, il Grande Flusso, l'onda, la vibrazione che conosciamo anche come OmQuest'onda infatti è anche un suono, quel suono primordiale che ancora si propaga generando armonie e disarmonie, che nel Medioevo occidentale veniva chiamata la Musica delle Sfere. Tai Qi e Tai Su, Grande Soffio e Grande Suono insieme generano il movimento di espansione, all'interno del quali si creano i movimenti primordiali, gli antichi "Lao" Yin e Yang, che hanno generato il Cielo  e la Terra come noi li conosciamo. Dal Tai Yi, dalla grande Unità,  il Suono Primordiale crea i mondi e la materia, (come spiega l'attuale teoria delle "stringhe vibranti" della fisica quantistica). Quella che noi chiamiamo Creazione o Genesi è ancora in atto.
Anche noi siamo un'onda, la più recente definizione di atomo infatti è un'onda, una vibrazione, che a volte c'è e a volte no. Il Tai Su genera infinite Tai Xi (onda, flusso personale) che a loro volta generano mondi e vibrazioni nuove,  armoniche o disarmoniche. Questo è il significato del carattere WAN, diecimila, come i Diecimila Esseri nelle altrettante generazioni e incarnazioni, che si espandono seguendo il movimento dell'Orsa Maggiore intorno alla stella polare (conosciuto come movimento della croce solare, presente in quasi tutte le civiltà antiche).
Possiamo definire l'Armonia come lo stare in contatto con la vibrazione primordiale, che ha generato tutto e quindi unisce tutti i livelli di esistenza ( o di vibrazione). E l'Armonizzazione come la risonanza con quel suono generatore della Vita. Per disarmonia invece possiamo intendere la lontananza da quella vibrazione che può creare la separazione dalla fonte della Vita. Nei momenti di separazione non veniamo più nutriti e le nostre energie si esauriscono presto, portando così a un progressivo ritiro della Vita dal nostro sistema su vari livelli (fisico, emotivo, energetico, mentale o spirituale).
La Via del Soffio e dell'Armonia è quindi ripartire dal Qi, dal Soffio, dal respiro, per ritrovare, ascoltare, muovere, percepire e armonizzare il movimento della nostra vibrazione con la vibrazione più grande, che nel Qi Gong San Yi Chuan chiamiamo Tai Su
Il segreto della pratica sta nella pratica stessa, quindi non lo si "capisce", ma lo si "vive" , se ne fa esperienza praticando, ma anche attraverso la conoscenza e l'osservazione dei cicli e dei ritmi del Tao, che gli antichi taoisti hanno chiamato le Xue, le 28 case lunari che generano le Stagioni e l'energia degli elementi, (intesi come movimenti, Wu Xing).
Nell'immagine che abbiamo scelto come indicazione del percorso nel Qi Gong, troviamo una rappresentazione dei cinque palazzi, che si riferiscono alle cinque direzioni, i cinque movimenti-elementi e le cinque stagioni, in cui possiamo vedere le sette influenze lunari per ogni palazzo. Nella pratica seguiamo quindi questa mappa Celeste per orientarci nella Via del Ritorno al nostro essere Autentico, che è anche il nostro Essere Spontaneo, (Zi-Ran)
Il Tao Qi Hé è la Via del Ritorno alla Spontaneità e allo stato Naturale, intenso come libertà da ogni forma.








lunedì 21 settembre 2015

Equilibrio tra il Cielo e la Terra

MAWANGDUI periferia orientale di Changsha (Hunan)
ritrovamento databile tra il 186 e il 160 a.C

In questo giorno d'autunno dell'anno della Capra le coordinate del Sole e della Luna sono in perfetta sincronia: nel ciclo lunare siamo infatti al quarto di Luna, fase di equilibrio tra la parte in luce e quella in ombra e nel ciclo solare siamo all'Equinozio, in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata. E' un momento particolarmente adatto per sperimentare, comprendere e lavorare sul concetto di equilibrio, concetto molto importante per la filosofia  taoista e la MTC cinese.
La prima cosa essenziale che capiamo nella pratica del Qi Gong Ling Pao Ming è che l'equilibrio non è qualcosa di statico e stabile, sappiamo infatti dalla seconda importante legge sulla metafisica dell'energia che "l'energia sparisce dove comincia la forma" (cioè quando la forma diventa statica o stagnante o chiusa).
Per equilibrio si intende invece qualcosa di dinamico, un punto cangiante di andata e ritorno tra gli estremi, una regolazione quotidiana della postura, un ininterrotto sperimentare e abitare il centro. Da un punto di vista fisico abbiamo cinquecento muscoli nella schiena e ogni giorno il loro assetto cambia e ricrea un nuovo equilibrio posturale...un nuovo assetto dell'asse centrale. Da un punto di vista energetico le circolazioni, i soffi, le correnti non sono mai le stesse. Possiamo favorire l'affluenza di un fiume di energia sull'asse centrale lavorando quotidianamente per liberare i blocchi, pulire i canali, mantenere la spontaneità del flusso, con gli esercizi delle purificazioni e i suoni degli elementi e agendo a livello articolare. Da un punto di vista spirituale o transpersonale, è una continua ricerca di equilibrio e armonia tra le luci e le ombre, che possiamo chiamare equidistanza nel volo dei sei draghi, o equivalenza del piccolo e grande, dell'alto come il basso, della montagna e la valle, del femminile e del maschile, dello spirito e della materia, del ricevere e dare.
Questi tre piani creano e ricreano ogni giorno il nostro Axis Mundi sempre cangiante, delineando la forma dell'albero che siamo, che è sorretto e sorregge l'ambiente in cui vive, con le sue radici, tronco, rami, foglie, fiori, ma anche con i suoi soffi, diversi durante il giorno e durante la notte e il suo continuo scambio tra il dentro e il fuori.
Nella pratica del nostro Qi Gong abbiamo una postura molto antica, che vediamo illustrata nell'immagine proveniente dalle pergamene scoperte nella tomba della duchessa di Dai, chiamata appunto "Equilibrio tra il Cielo e la Terra". La mano sinistra riceve dal Cielo, la mano destra "comprende" la Terra, prendere in sé. Questa postura corrisponde anche all'undicesimo esagramma dell'I KING (il Libro dei Mutamenti), La Pace.
Consiglio di leggerlo oggi e in questi giorni di passaggio tra la luce e l'ombra (nel ciclo lunare la luce Xing- purezza- crescerà fino alla pienezza, nel ciclo solare la luce Ming - splendore - diminuirà  fino al momento del Solstizio d'inverno), perché nel punto di equilibrio c'è anche la Pace (che in cinese è lo stesso carattere della parola Armonia), o viceversa, là dove sentiamo la Pace, abbiamo raggiunto un punto di equilibrio.

"Le secret ultime de la pratique réside dans la pratique et dans elle seule " 

"Il segreto più profondo della pratica risiede nella pratica e solo in essa"

Guo Yunshen .

venerdì 18 settembre 2015

Corso di Qi Gong e Alchimia Interna

Trasformare il Piombo in Oro

La nozione cinese di "Lavoro Interno" (Neigung ou Nei Kong) permette di operare delle Trasformazioni (Yi) e poi delle mutazioni (Hua) per ottenere "qualcos'altro ancora", da qui il termine di Alchimia Interna. La parola "alchimia" in Occidente deriva da "Al-Chemya", lo Spirito della Chimica, ed è stata considerata una "scienza" per pochi adepti, ritenuta in grado di operare trasmutazioni importanti a livello dei metalli che si è trasmessa nei secoli attraverso un linguaggio criptato o ermetico. Oggi sappiamo che questi cambiamenti sono collegati alla "Luce" (Luce fenomenologica o fenomenale – esterna, e Luce autentica o numenale - interna), grazie al nuovo paradigma, chiamato "Nuova scienza", che conferma l'importanza di questa "luce" (Biofotoni) per la salute, la guarigione e lo sviluppo dell'essere umano.
Il termine cinese che indica l'alchimia è collegato al Dan, al cinabro; simbolicamente il cinabro permette di estrarre l'oro dal minerale, può rivelare o svelare ciò che di più sottile e prezioso è contenuto nella materia grezza.
Trasformare il piombo in oro, quindi, altro non è che un profondo lavoro su sé stessi, che permette di raffinare i propri soffi per armonizzare l'Essenza (Jing) agli Spiriti (Shen), attraverso la luce del Cuore (Xin).
In questo corso faremo un percorso per apprendere a trasformare la Luce Fenomenologica) in Luce Autentica: Zhen Ming (Autentificare la Luce, renderla Autentica, Vera, Reale). Portata nelle profondità dell'Essere la Luce diventa "propria", diventa consapevolezza, e Intelligenza del Cuore, attraverso la quale possiamo interpretare il Mondo che ci circonda.
Un percorso che si propone di apportare degli stimoli nuovi, mettendo in relazione l'antica pratica dell'Alchimia Interna con le prospettive e scoperte della "Nuova Scienza" e della geometria sacra (il Fiore della Vita e il Vector Equilibrium), che ci permettono di comprendere più profondamente questa antichissima Via iniziatica.


Scoprendo o ri-scoprendo la ricchezza della tradizione Ling Bao Ming (Luce del Gioiello Magico - la pietra filosofale per l'occidente-) tale come ci è stata trasmessa dal Maestro Georges Charles, analizzando via via, le visioni, le basi teoriche e metafisiche che questo cammino ha in comune con la tradizione occidentale.

Il Giovedì dalle 19.00 alle 20.00 dal 24 Settembre 2015 presso il Centro Yoga VIDYA in via Cesare Battisti 2, angolo Ugo Bassi

Per info e iscrizioni 340.2503492

sabato 22 agosto 2015

Praticare Qi Gong, Alchimia Interna e Gun Shu a Bologna e provincia


Dal 21 Settembre riprendono i corsi di Qi Gong arricchiti da un'approfondimento sull'Alchimia Interna e dallo studio del Gun Shu (bastone Cinese).
La pratica settimanale permette di apportare un flusso costante di energia al proprio sistema organico, energetico e spirituale e di approfondire lo studio della teoria dei cinque elementi e di alcuni classici del Taoismo, a partire dal Tao Te King. 
Nella scuola San Yi Chuan viene portata l'attenzione sopratutto all'allineamento dei tre centri energetici che permette di ristabilire e stabilizzare l'Unità tra il Cielo e Terra attraverso un lavoro costante di purificazione degli agenti tossici e di accrescimento dell'energia vitale.
I corsi sono aperti a tutti/e, principianti e avanzati. La prima lezione di prova è sempre gratuita e ci si può inserire in ogni momento dell'anno.


lunedì 1 giugno 2015

Kwan Yin "Colei che ascolta il Suono"




  • guān (觀): termine cinese che rende il sanscrito vipaśyanā nel significato meditativo di osservare, ascoltare, comprendere;
  • shì (世): termine cinese che rende il sanscrito loka quindi la "Terra", ma originariamente riportava anche il significato di yuga (ciclo cosmico) e quindi rende anche il termine saṃsāra, il ciclo sofferente delle nascite e la "mondanità" che provoca questo ciclo;
  • yīn (音): termine cinese che rende numerosi termini sanscriti (come ghoṣarutaśabdasvaraudāhāra) che significano suono, voce, melodia, rumore e termini simili. Accanto a shì (世), il doloroso saṃsārayīn (音) acquisisce il significato di "suono del doloroso saṃsāra" quindi di lamento, espressione della sofferenza.
Quindi Guānshìyīn (觀世音) : "Colei che ascolta i lamenti del mondo", il bodhisattva della misericordia.
Guānshìyīn è infatti indicata come 菩薩 (púsà, giapp. bosatsu) quindi nella resa del termine sanscrito di bodhisattva.
Questo nome appare per la prima volta nella traduzione dal sanscrito al cinese del Sukhāvatī-vyūha-sūtra (無量壽經 Wúliángshòu jīng, giapp. Muryōju kyō, ) operata da Saṃghavarman nel 252.
Deve tuttavia la sua popolarità alla larga diffusione della traduzione del Sutra del Loto, operata da Kumārajīva (344-413) nel 406 con il titolo Miàofǎ Liánhuā Jīng (妙法蓮華經, giapp. Myōhō Renge Kyō), dove compare sempre come resa del nome sanscrito del bodhisattva Avalokiteśvara.
bodhisattva si è diffuso. Se, ad esempio, Avalokiteśvara veniva prevalentemente rappresentato in India nelle sembianze maschili, in Cina esso è stato progressivamente raffigurato come una donna.

Sempre in Estremo Oriente, Guānyīn è rappresentato in trentatré differenti forme seguendo in questo l'elenco presentato nel venticinquesimo capitolo Sutra del Loto.
In una di queste forme, Guānyīn viene raffigurata con una lunga veste bianca (in sanscrito, questa forma viene denominata Pāṇḍaravāsinī-Avalokitêśvara, Avalokitêśvara vestito di bianco, in cinese 白衣觀音 Báiyī Guānyīn), sostenuta da un loto dello stesso colore. Spesso con una collana delle famiglie reali indocinesi.
Nella mano destra può reggere un vaso o una brocca (kalaśa) contenente il nettare dell'immortalità (amṛta cin. 甘露 gānlòu) che rappresenta il nirvāṇa.
In un'altra forma, nella mano sinistra regge un ramo di salice (in quest'ultimo caso viene denominata 楊柳觀音 Yángliǔ Guānyīn) simbolo della sua volontà di 'piegarsi' alle richieste degli esseri viventi.
buddha cosmico Amitābha (阿彌陀 Āmítuó, giapp. Amida) il maestro spirituale di Guānyīn prima che divenisse un bodhisattva oppure ritenendo Guānyīn una emanazione compassionevole e diretta del potere di Amitābha.












lunedì 20 aprile 2015

L'intelligenza del Cuore

Il cuore ha il suo "cervello" e un Campo Elettromagnetico Toroidale
Il CUORE umano (ed animale) genera il più ampio Campo ElettroMagnetico del corpo ed ha un proprio cervello separato dagli altri, ma interattivo con essi!
Lo stesso ricercatore Dr.J.Andrew Armour, ha stabilito che il cuore è un organo sensoriale e di un sofisticato centro di codifica ed elaborazione delle informazioni, con un vasto sistema nervoso intrinseco sufficientemente sofisticato da qualificarsi come un "cervello cuore". Nel suo libro Neurocardiology, afferma che i nervi che dal cuore arrivano al cervello portano informazioni relative ad ormoni, sostanze chimiche, frequenza, pressione, dolore e sensazioni e riescono a regolare diversi segnali nervosi che dal cervello tornano verso il cuore o vengono inviati ad altri organi.
Quando viene concepito un bambino, il Cuore umano inizia a battere prima che il cervello si sia formato e ciò sembra un “paradosso”, ma non e’ cosi perché il cuore ha un piccolo e proprio "cervello" formato da circa 40.000 cellule nervose, e da esso viene emanato il più ampio CEM (Campo ElettroMagnetico) del corpo.
ElettrocardiogrammaIl Campo Elettrico del Cuore, che viene misurato dall’elettrocardiogramma (EGC) è all'incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali, dei due emisferi cerebrali (cervello nella testa), registrate da un elettroencefalogramma (EEG).
La componente Magnetica del campo del cuore, è all’incirca 5000 volte più potente di quella prodotta dal cervello, non è impedita dai tessuti e può essere misurata anche a distanza dal corpo con uno Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID), basato su magnetometri.
La dimensione del CEM Toroidale varia da un minimo di 2,5 ed un massimo di 3m, con asse verticale centrato nel cuore. La sua forma Toroidale, e’ la forma spesso considerata la più unica e primaria dell'Uni-Verso. Questo campo Toroidale contiene un suo doppio (come una matriosca), più piccolo e sullo stesso asse verticale, questo perché esso e’ “duale” come le energie della ManifestAzione, le forze E+ ed E- ovvero Yin e Yang, e con esse interagisce ad ogni istante.
Campo Elettromagnetico generato dal Cuore
Questo CEM, generato dai cromosomi contenuti nelle cellule nervose di questo piccolo cervello del cuore, permea ogni cellula dell’organismo e può agire come un segnale sincronizzatore per  tutto il corpo in maniera analoga all'In-Form-Azione portata dalle onde a radiofrequenza delle Radiotrasmittenti, TV ecc., un'inciso e' da questo campo che si sincronizzano le cellule del muscolo cardiaco per far battere il cuore alla frequenza utile alla perfetta salute, salvo quando vi sono distonie particolari nelle parti dell'organismo inter-relazionate con il cuore (sangue, ghiandole, intestino, ecc.).
Ormai e’ stato sperimentato e dimostrato che questa energia (CEM Toroidale) non solo è trasmessa internamente al cervello di sopra nella testa e al di sotto a quello enterico nell'intestino, ma è anche recepibile inconsciamente o consciamente, dagli altri soggetti che si trovano nel suo raggio di azione-comunicazione che e’ di massimo 3 m di diametro. (Gli animali lo recepiscono anche da più lontano.)
Scambio di informazioni tra il Campo Elettromagnetico del Cuore e quello dell'Universo
Ogni organo del corpo emette un proprio CEM di intensità e frequenza diversa a seconda del tipo di organo ma tutti questi CEM sono sincronizzati dal campo del Cuore. L’insieme di questi campi (CEM) si chiama AURA ed essa forma una specie di “uovo” attorno all'organismo degli esseri viventi. E’ stato anche rilevato che le chiare modalità ritmiche nella variabilità della cadenza del battito cardiaco sono distintamente alterate-modificate dall'esperienza di differenti emozioni = emo-azioni = movimento del sangue). I cuori delle persone sono dunque dei potenti trasmettitori ed emettono costantemente onde elettromagnetiche. L'antenna che è fisicamente in grado di cogliere queste onde è il complesso apparato sensoriale del nostro intero corpo: a patto che l'antenna sia sintonizzata.
Questi cambiamenti derivanti dalle emozioni, nelle onde elettromagnetiche, fanno variare la frequenza del battito, la pressione sanguigna e quella sonora prodotta dall'attività del ritmo cardiaco, sono anche percepiti da ogni cellula del corpo ad ulteriore supporto del ruolo del cuore quale globale e interno segnale di sincronizzazione fisiologica di ogni organo e sistema con i ritmi del cuore. Questo Campo ElettroMagnetico del cuore e' SEMPRE (ogni secondo della vita dell'essere) colloquiante con il Campo ElettroMagnetico dell'Uni-Verso e scambia quindi InFormAzioni con Lui. Riceve "impulsi-info" e ne comunica alla Banca Dati Universale; esso e' il punto di collegamento fra l'Essere e l'UniVerso; ma esso e' in continua comunicazione (scambio di info) anche con tutti gli altri esseri viventi del Piano-Eta, esso e' in continua comunicazione con la ghiandola Pineale all'interno del cervello antico del Cranio.
Alla morte-trapasso, questo Campo del cuore si ritira piano piano fino a scomparire (in circa un'ora, cioè quanto dura la funzionalità della ghiandola Pineale) e permette lo scambio totale delle informazioni finali dell'essere stesso con tutti i suoi Elettroni, Atomi, che lo compongono e che andranno a fare parte di altre forme (sostanze, corpi, vegetali, animali, umani, ecc.). Questa è stata una scoperta sconvolgente e di enorme importanza; essa comunque conferma anche la veridicità delle affermazioni di coloro che fin dai secoli passati (gli iniziati alla Medicina naturale), hanno parlato o scritto sull'intelligenza e percezione del cuore.
MECCANISMI di comunicazione fra i vari cervelli del corpo:
Il sistema nervoso cardiaco, o cervello del cuore, è fatto di gangli complessi, contenenti un circuito locale ricevente (interneuroni) e trasmittente (neuroni simpatici e parasimpatici). I neuriti sensori multifunzionali, distribuiti nel cuore, sono sensibili a molti tipi di segnali originati dallo stesso cuore. I gangli cardiaci integrano messaggi dal cervello e da altri centri di processazione presenti nel corpo, con l'informazione ricevuta dai neuriti cardiaci. Quando l' informazione è stata processata dai neuroni del cuore, i segnali appropriati vengono mandati ai nodi senoatriali e atrioventricolari come ai muscoli del cuore.
Sotto normali condizioni psicologiche, il sistema nervoso del cuore gioca un ruolo importante per gran parte della routine di controllo della funzione cardiaca, indipendentemente dal sistema nervoso centrale. Il Dr. Armour e i suoi colleghi hanno mostrato che il sistema nervoso del cuore è vitale per il mantenimento della stabilità cardiovascolare e per la sua efficienza, senza di esso, il cuore non può operare correttamente.
I percorsi di comunicazione neurale tra il cuore e il cervello superiore
Il sistema nervoso del cuore consiste in gangli, che contengono il circuito locale di neuroni di diverso tipo, e i neuriti sensori, distribuiti nel cuore. I gangli processano e integrano l'informazione entrante dal sistema nervoso esterno e dai neuriti nel cuore. I gangli cardiaci esterni, localizzati nella cavità toracica, hanno connessioni dirette agli organi come i polmoni e l' esofago e sono anche connessi indirettamente tramite il midollo spinale a molti altri organi, inclusa pelle e arterie.
Scambio informazioni tra Cuore e CervelloL' informazione parasimpatica che arriva al cervello viaggia dal cuore ad esso attraverso il nervo vago e verso la medulla. I nervi simpatici afferenti si connettono ai gangli cardiaci esterni (centro di processazione), quindi al ganglio dorsale principale e quindi al midollo spinale. Quando i segnali afferenti raggiungono la medulla, viaggiano alle aree subcorticali (talamo, amigdala, ecc..) e quindi alle aree corticali.
Un altro componente del sistema di comunicazione del cervello cardiaco è stato rivelato dai ricercatori che hanno studiato il sistema ormonale. Il cuore è stato riclassificato come ghiandola endocrina e ormonale, quando nel 1983 è stato isolato un ormone prodotto e rilasciato dal cuore, il fattore natriuretico atriale (ANF). Questo ormone esercita ampiamente i suoi effetti: sui vasi sanguigni, sulle ghiandole surrenali, sui reni e su diverse regioni regolatorie nel cervello.
Il Dr. Armour e i suoi studenti hanno scoperto che il cuore contiene un tipo di cellule dette cellule "cardiache adrenergiche intrinseche" (ICA). Queste cellule sono classificate come "adrenergiche" perchè sintetizzano e rilasciano catecolamine (norepinefrina e dopamina), neuritrasmettitori che si pensava fossero prodotti solo dai neuroni del cervello e dai gangli fuori dal cuore.
Piu' recentemente, è stato scoperto che il cuore secerne anche oxitocina, conosciuta come l' ormone "dell' amore". Oltre alle sue funzioni conosciute nei parti e nella lattazione, recenti evidenze indicano che questo ormone è coinvolto anche nella cognizione, tolleranza, adattamento, in comportamenti sessuali e materni complessi, come anche a livello sociale e nei legami di coppia. Da notare che le concentrazioni di oxitocina nel cuore sono allo stesso livello di quelle nel cervello.
La complessità del sistema nervoso cardiaco e l' estesa influenza della sua secrezione ormonale sono state largamente comprese dalla comunità scientifica mentre i Lacey effettuavano la loro ricerca e le loro teorie dovevano essere accettate molto prima, comunque, le loro sperimentazioni e hanno giocato un ruolo importante per chiarire i processi fisiologici e psicologici di base che connettono mente e corpo. Nel 1977, il Dr. Francis Waldropin, Direttore dell' Istituto Nazionale di Salute Mentale, ha affermato in un articolo sul lavoro dei Lacey che:
"Le loro procedure attente e intricate, combinate alle loro audaci teorie, hanno prodotto un lavoro controverso e promettente. Nella lunga corsa, la loro ricerca ci può dire molto su cosa ci rende delle persone e può suggerire tecniche che possono rigenerare persone sofferenti in persone sane."
In effetti, questa predizione fa parte del passato. Doc Childre e l' Istituto di HeartMath sono nati sul lavoro di altri come i Lacey e il Dr. Armour per sviluppare pratici interventi che incorporano la comprensione che il cuore influenza profondamente la percezione, la consapevolezza e l' intelligenza. Questa tecnologia ha aiutato ora migliaia di persone a divenire piu' produttive, sane e piene di vitalità, imparando a vivere sincronizzando mente e cuore, operando in costruttiva sinergia tra l' intelligenza mentale e quella del cuore.
Fonte: Applications of Bioelectromagnetic Medicine (Applicazioni cliniche di Medicina Elettromagnetica), PJ. Rosch e M.S. Markov,New York 200-t - Istitute of HeartMath®

giovedì 12 marzo 2015

L'Uno e il Molteplice

L’imperatrice Wu andò dall’alchimista di corte, e gli chiese di spiegarle il funzionamento della connessione dell’Uno con il molteplice, del legame tra Dio e le sue creature, e dell’interconnessione di tutte le cose tra di loro, ma in un modo semplice e comprensivo. Maestro Fa Tsang si chiuse in un salone del palazzo imperiale, e si mise al lavoro per accontentare la sua sovrana.
Fa Tsang fece appendere 8 specchi alle pareti, in corrispondenza degli 8 punti della bussola, poi mise uno specchio al soffitto e uno sul pavimento: infine mise una candela in sospensione al centro della stanza. Quando entrò l’imperatrice Wu, Fa Tsang accese la candela, e la stanza si riempì dello splendore di mille luci riflesse negli specchi.
La sovrana si guardò intorno ed esclamò incantata: “Oh Maestro Fa Tsang! Ma che splendore! Che meraviglioso spettacolo avete allestito!” Maestro Fa Tsang disse: “Graziosa Sovrana, questa è la relazione che esiste tra Dio e le sue creature, è questa la relazione dell’Uno con il molteplice!” L’imperatrice rispose: “Ora comprendo Maestro, ma qual è il rapporto che esiste tra le creature tra di loro?”
Fa Tsang disse: “Guardate Celeste Maestà, guardate come la luce di ogni specchio riflette la luce della candela che brilla al centro della stanza. I riflessi della fiamma si riflettono negli altri specchi così da produrre mille luci infatti, i riflessi sono identici ma sono anche diversi, poiché ognuno ha la sua individualità. Tutti i riflessi vengono dalla stessa luce quindi sono identici, ma sono anche intercambiabili.Ecco spiegato il rapporto tra l’Uno e il molteplice, e così si spiega anche il rapporto che esiste tra le creature tra di loro. Celeste Maestà, ma questa è solo una spiegazione grezza con una dimostrazione molto grossolana della natura delle cose. Nella realtà l’universo è illimitato, infatti esso è multidimensionale e muta in un eterno fluire. “
Quindi Maestro Fa Tsang prese un velo, e coprì uno degli specchi dimostrando come ogni interferenza sia destinata a causare un mutamento, sebbene sia limitata ed insignificante: infatti ogni piccolo avvenimento causa un mutamento sull’intero organismo del nostro mondo sebbene non compaia alcuna causa apparente.
Infine Fa Tsang sollevò una minuscola sfera di cristallo e disse, rivolto all‘imperatrice: “Ora, mia Graziosa Sovrana, osservate come ogni specchio che risplende della luce e delle forme molteplici che si riflettono sia, a sua volta, riflesso da questa minuscola sfera: così la realtà superiore si riflette nella realtà inferiore. Infatti, l’infinitamente grande si riflette nell’infinitamente piccolo. Come è in alto così è in basso, e come è in basso, così è in alto.
Oh, come mi piacerebbe dimostrare anche un‘ulteriore interconnessione, poiché esiste anche il legame tra il tempo e l‘eternità, in quanto esiste un legame tra il presente, il passato e il futuro. Purtroppo questo concetto è inspiegabile, infatti è un concetto dinamico che va compreso ad un livello diverso, che è un livello inspiegabile.”


http://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2010_07_01_archive.html

giovedì 5 marzo 2015

Yuanxiao, la notte della prima Luna Piena

La Festa delle Lanterne 

La notte della Festa delle lanterne è la prima notte di luna piena nel nuovo anno lunare. I fuochi d’artificio, le lanterne e la luna sembrano dar vita a una competizione per la creazione di una luminosità più particolare e splendente.

Secondo la tradizione, appena la luce della luna brilla sulla terra, si accendono moltissime lanterne di diversi colori e forme, lanterne appese ovunque.
Dai tempi antichi, diverse dinastie e governi hanno da sempre mantenuto questa tradizione. Alcune delle celebrazioni più grandi si sono avute nel 1400, quando i festeggiamenti si sono protratti per dieci giorni, grazie ai finanziamenti dell´ imperatore Cheng Zu. Durante il Festival delle Lanterne, i bambini portano lanterne fatte di carta e giocano a risolvere indovinelli, così terminano ufficialmente i festeggiamenti dell´Anno Nuovo cinese. Si tratta di un evento che si tiene il 15° del primo mese lunare cinese al giungere dell’oscurità della notte. 

La festa trova le sue origini nel fatto che in un'antichita' remota, in Cina, la gente credeva che durante la notte della prima luna piena era possibile vedere gli spiriti celesti volare; l'accensione di lanterne doveva servire proprio a poterli vedere meglio. In epoca Tang, 唐 , (618-907) le lanterne, che prima servivano per adorare le divinita', divennero un semplice simbolo di festa. Da allora, le lanterne vengono appese fuori dalle abitazioni o portate dai bambini per le strade ed hanno un significato semplicemente augurale. Le lanterne simboleggiano lo sguardo verso il futuro. 
Questa Festa e' chiamata anche 元 宵 yuanxiao (lett.: "la notte della prima luna piena"), termine, questo, che si riferisce anche al dolce tipico di questo periodo: uno strato di pasta circolare fatto di riso glutinoso e riempito con diverse sostanze dolci.

Una leggenda associa al Festival delle lanterne a un antico guerriero di nome Luna Lan, che capeggiò una ribellione contro il re tirannico nell´antica Cina, che morì nell´assalto alla città e i ribelli commemorarono il festival in suo nome.

Un’altra credenza relaziona la festa al taoismo. Tianguan è il dio taoista responsabile della buona fortuna il cui compleanno è proprio il quindicesimo giorno del primo mese lunare. 



Una delle leggende narra la storia della gru preferita dall'Imperatore di Giada che sarebbe stata uccisa da alcuni paesani. La furia dell'imperatore generò una tormenta di fuoco per distruggere il villaggio nel quindicesimo giorno del calendario lunare. La figlia dell'Imperatore avvisò gli abitanti di cosa stava succedendo e un uomo saggio disse a ogni famiglia di appendere delle lanterne rosse attorno a casa, fare fuochi per strada e lanciare i petardi nel quattordicesimo, quindicesimo e sedicesimo giorno lunare. Il quindicesimo giorno le truppe dell'Imperatore videro come era il paese e tornarono per informare il sovrano, che evitò la tormenta programmata. Da quel giorno la gente festeggia questo giorno. 


venerdì 20 febbraio 2015

Lo spirito primordiale risiede negli occhi

«Gli occhi sono le aperture attraverso cui si esprime il Vero Cuore, primordialmente puro, la cui natura è vuota e al di là di ogni definizione di soggetto o oggetto, di nozione di io, dell’altro. Mentre la mente emotiva dell’uomo – il cuore ordinario “fatto di carne e di sangue” – nasce e muore, essendo costantemente soggetta alle fluttuazioni del mondo, gli occhi sono “il Meccansimo stesso che trascende la vita e la morte”».
«L’importanza attribuita agli occhi è dovuta al fatto che in essi si trova concentrata l’energia di tutto il corpo (l’essenza, il soffio e l’energia spirituale) e che, mentre tutto il corpo è composto dallo Yin, gli occhi sono la sola scheggia di Yang nascosta in esso. Secondo i testi alchemici, infatti, gli occhi sono le scintille di Yang puro rimaste al momento del concepimento e sono il santuario dell’energia spirituale. Secondo le teorie mediche antiche, l’essenza dei cinque organi si trova concentrata in loro: L’iride corrisponde al fegato, l’angolo degli occhi al cuore, le palpebre alla milza, il bianco degli occhi ai polmoni e le pupille ai reni. Nel Dialogo da cuore a cuore si dice infatti, in accordo con le teorie mediche, che negli occhi si conserva l’anima celeste (hung) del fegato, l’anima terrestre (po) dei polmoni, lo spirito intuitivo (ling) della milza e il soffio-essenza (Jing-qi) dei reni*».
«L‘alchimia taoista si ispira costantemente alle teorie mediche ed elabora, soprattutto alla fine dei Ming e dei Qing, una sua propria fisiologia mischiata con le teorie mediche più moderne (…) sulle diverse malattie che possono scaturire da una cattiva circolazione di tutti quegli elementi liquidi che sono fondamentali alla vita».
«Ritornando agli occhi, secondo la fisiologia taosita, la formazione dell’embrione comincia da loro. Alla nascita, l’energia spirituale è pura e si esprime nel bianco immacolato degli occhi che è allora ben separato dal colore della pupilla. Tuttavia, con il passare del tempo, il bianco degli occhi si ingiallisce e la pupilla si macchia, mentre l’energia spirituale, contenuta negli occhi, perde progressivamente la sua lucentezza. Rivolgendo allora lo sguardo verso l’interno, socchiudendo leggermente gli occhi, la luce dell’energia spirituale si concentra di nuovo e riacquista la sua lucentezza naturale. Grazie a questa loro purezza primordiale, gli occhi aiutano a purificare ogni elemento del corpo. Il sangue, al loro semplice contatto, si purifica e viene condotto insieme al soffio interno in tutto il corpo».
«Gli occhi diventano perciò una specie di guida spirituale che, con i loro movimenti appena percettibili, presiedono alle trasformazioni degli elementi corporei. Sono questi elementi che si sublimano, nel corso dell’Opera, in sostanze sempre più sottili».
Lao Tsu e il calderone alchemico, immagine scaricata dal web
* «Nei testi medici i cinque organi sono messi in relazione a cinque specie di forze spirituali. (…) “Il cuore custodisce l’energia spirituale, i polmoni custodiscono l’anima terrestre, il fegato l’anima celeste, mentre i reni conservano la volontà”». (…) In altri testi alchemici di diverse epoche si dice che «il cuore governa l’energia spirituale, il fegato l’anima celeste, la milza il Pensiero, i reni la volontà e i polmoni l’anima terrestre».
Monica Esposito, L’alchimia del soffio. La pratica della visione interiore nell’alchimia taoista. La prima traduzione occidentale del Dialogo da cuore a cuore tra i due Maestri Oziosi, un importante testo alchemico del 1800 che insegna a ottenere l’immortalità tramite il controllo del respiroUbaldini Editore, Roma, 1997.

giovedì 19 febbraio 2015

Spirito indomabile



Provate a prendere una capra per le corna...

Altre notizie occidentali su questo animale emblema del nuovo anno.
In India è considerata la madre del mondo, per altri popoli orientali è rappresentazione del potere del Dio dei fulmini: le corna sono un retaggio di questo legame, e la testa lo spazio in cui  fulmini e saette arrivano al suolo. 
Di questa energia “elettrica” e frizzante la capra è portatrice, e questa energia vitale riversa nel mondo con la sua fertilità, i suoi parti frequenti e le mammelle gonfie da madre nutrice. Nella mitologia Greca è la capra Amaltea a nutrire il piccolo Giove nascosto dalla madre nell’isola di Creta per proteggerlo dal padre Saturno; è il corno della capra a trasformarsi in corno dell’abbondanza, ed è la la sua pelle a coprire lo scudo di Zeus, dandogli la la protezione e la salvaguardia dell’Egida. 
Il dio Pan, ha barba, corna e zampe di capra, e questa identificazione sottolinea il legame di questo animale con la terra, la natura ed il mondo silvestre.
La capra è un animale pacifico e vicino all’uomo per il quale incarna l’abbondanza, con i doni di  latte,  carne, pellame, ma anche la selvatichezza, l’ imprevidibilità, la scontrosità che la rendono “capricciosa” e testarda. Le capre riescono ad arrampicarsi in luoghi quasi inaccessibili, sono frugali e resistenti, amano lo spazio ed il movimento, soffrono la prigionia e fuggono il controllo.  Il significato della capra nei sogni è collegato a tutte queste istanze, spesso rimosse, che si stanno presentando alla coscienza. 
E che si manifestano come impulsi sotterranei di Se’ rinnegati: voglia di libertà, caos creativo, vitalità e disordine che hanno bisogno di trovare un’espressione, ma pure femminilità, sensualità, piacere fisico, bisogno di seguire i propri ritmi corporei e di adattarsi alle fasi della vita.

giovedì 29 gennaio 2015

Buon Anno della Capra Verde


"QingYang" Capra Verde a Chengdu - Sichuan

Il 19 Febbraio 2015 non appena spunterà il primo spicchio di luna crescente all'orizzonte entreremo nell'anno lunare 4713 secondo il Calendario Cinese. Sarà l'anno della Capra di Legno, detta anche Capra Verde che è il nome del Tempio Taoista più antico di tutta la Cina e si trova nella città di Chengdu, nello Sichuan.
In questo Tempio si trova la sola copia esistente e originale del Daozhang Jiyao, il "Canone Taoista" che comprende circa 1100 incantesimi (Fu Lu) taoisti che fanno sempre autorità tra i "praticanti del Tao" (Daojiao). Si afferma che in questo Tempio Lao Tseu dettò il Daodejing (Tao Te King) al suo discepolo Guangling Ying Xi, il "Guardiano del Passaggio".
La sua particolarità è di possedere, di fronte alla sala principale, due statue di capre in bronzo. E' la ragione del suo nome. Qing in cinese significa "blu-verde", è il colore del turchese e dei Draghi.
Si potrebbe trattare di "capre verdi", che corrisponde al colore del legno, ma anche di "capre-draghi". Portano fortuna e toccarle permette di evitare la malattia per un anno!
Sono proprio rappresentative  del nostro animale emblema dell'anno, se le osservate bene non hanno gli zoccoli ma zampe di Tigre o di Drago!
La capra è il simbolo di un animale inafferrabile, composto da varie nature, che ha un grande potere  e una natura indomabile con cui conviene allearsi. Il suo significato esoterico è proprio nel suo essere composto da varie nature e cangiante.


Una capra e un montone: concordia
pace e alleanza delle buone volontà
Il carattere Yang che designa l'animale simbolo è uno dei più antichi sigilli della Cina. Designa un animale con le corna altro che il bue (bue d'acqua, bufalo, Bue della montagna, lo Yak) e la lumaca!
Quindi bisogna intendere le capre, ma anche un montone, una pecora, un ariete, un caprone, un daino, un camoscio, un cervo e anche un' antilope.
Come il suo compare il Cavallo è pericoloso davanti - attenzione alle corna - e pericoloso dietro - attenzione ai colpi di zoccoli - ma contrariamente a quest'ultimo è impraticabile nel mezzo...Inutile cercare di cavalcarlo. Quindi non sarà facile da vivere se si tenta di prenderlo di forza. Meglio saperlo abbordare prendendolo per i sentimenti o, eventualmente, facendogli qualche complimento.
Sapendo che ha una pelliccia ricercata da sempre diffida di quelli che cercano di accarezzarlo o di spazzolarlo nel senso contrario del pelo. Ma, ciò che non incita la sua sfiducia, lo fa sentire al sicuro e divenire socievole e addirittura affascinante.
E' un animale fortunato, creativo, colto e spensierato. Ma a volte manifesta una certa ansia e senso acuto del territorio e del limite che non conviene mai oltrepassare. Si tratta, in qualche modo, di creare una zona di sicurezza essenziale alla propria pace interiore, alla propria "zenitudine" programmata. Il semplice fatto che qualcuno possa attentare a questa sicurezza in maniera consapevole o inconsapevole può generare immediatamente una reazione brutale.
Un proverbio corso dice: "Non ti fidare della capra che indietreggia!" perché è per portare a segno meglio il proprio colpo di corna nel naso del suo interlocutore che si fida un po' troppo. Con la capra è sempre meglio sapere dove si mettono i piedi. L'omonimo tra Yang (Montone o Capra) e Yang (YIN/YANG) fa sì che rappresenti anche l'energia solare, la forza vitale e il principio maschile.

 

La capra e gli altri suoi simili cornuti hanno una tendenza critica che li differenzia dal fare scelte di "gregge" o da pecore. Non si lasciano troppo impressionare o influenzare dall'opinione generale. Conviene saper temperare (agire con la terra) piuttosto che "restringere" o limitare" (azione del Metallo).

L'anno 2015 appartiene principalemente all'elemento Legno.
Si tratta, infatti di un anno Yi Wei. YI (I) rappresenta il secondo dei "Dieci Tronchi Celesti" (Tian Gan) e designa una persona che esita ma anche un germoglio che si apre o un segnale che lasciamo in un libro.
Ritroviamo il carattere Wei nel Wei Ji, il 64 esimo esagramma del Yijing: "prima del compimento". Questo carattere, se si accetta la sua "gamba" centrale è, vicino al carattere Fu che rappresenta l'essere umano realizzato che ritroviamo in "Gong Fu" o Kung Fu, la realizzazione attraverso il lavoro, l'opera compiuta e per estenzione l'arte Cavalleresca o "Marziale".
Il Montone (o la Capra) rappresenta il numero 8 come animale ciclico e Wei l'ottava delle 10 Tronchi Terresti, questo significa 8x8 il sessantaquattresimo e ultimo esagramma del Yijin: "Tutto è ancora da fare"! 
Quindi tutto un programma!  


Si tratta di un anno Tai Yin corrispondente al doppio Yin nell'energia Celeste. Tai Yin nel Cielo è simbolo di freddo e umidità. Per fortuna questo è equilibrato da una energia terrestre di Fuoco che si evolve verso la Terra. La Terra permette di assorbire il surplus di "Acqua che scorre" e di evitare che questa non provochi delle inondazioni.

 Ma esiste ugualmente un'opposizione di asse verticale tra L'acqua (Il Nord o Nadir) e il Fuoco (Sud o Zenith). Acqua e Fuoco vanno d'accordo solo se tra di loro si interpone il Metallo come un Calderone.
Il Metallo corrisponde all'organizzazione, al rigore, alla decisione. Se il Metallo è presente tra il Fuoco e L'Acqua allora ci sarà naturalmente proiduzione d'Energia (Qi= vapore, per estensione soffio e vitalità).
Sarà dunque necessario di controllare bene, grazie al Metallo e alla Terra, gli straripamenti dell'Acqua e le espansioni del Fuoco.


"San Yang Kai Tai" Rinnovamento Primaverile

Tre capre insieme ai fiori è simbolo di grande rinnovamento e fortuna. Come dice un proverbio, rifarsi la salute o rifarsi una fortuna, la Capra della Primavera sa rinnovarsi e acquistare così una nuova forza.


Estratto e tradotto da 

http://www.tao-yin.com/astrologie/chevre-bois_2015.html

del Maestro Georges Charles