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lunedì 21 settembre 2015

Equilibrio tra il Cielo e la Terra

MAWANGDUI periferia orientale di Changsha (Hunan)
ritrovamento databile tra il 186 e il 160 a.C

In questo giorno d'autunno dell'anno della Capra le coordinate del Sole e della Luna sono in perfetta sincronia: nel ciclo lunare siamo infatti al quarto di Luna, fase di equilibrio tra la parte in luce e quella in ombra e nel ciclo solare siamo all'Equinozio, in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata. E' un momento particolarmente adatto per sperimentare, comprendere e lavorare sul concetto di equilibrio, concetto molto importante per la filosofia  taoista e la MTC cinese.
La prima cosa essenziale che capiamo nella pratica del Qi Gong Ling Pao Ming è che l'equilibrio non è qualcosa di statico e stabile, sappiamo infatti dalla seconda importante legge sulla metafisica dell'energia che "l'energia sparisce dove comincia la forma" (cioè quando la forma diventa statica o stagnante o chiusa).
Per equilibrio si intende invece qualcosa di dinamico, un punto cangiante di andata e ritorno tra gli estremi, una regolazione quotidiana della postura, un ininterrotto sperimentare e abitare il centro. Da un punto di vista fisico abbiamo cinquecento muscoli nella schiena e ogni giorno il loro assetto cambia e ricrea un nuovo equilibrio posturale...un nuovo assetto dell'asse centrale. Da un punto di vista energetico le circolazioni, i soffi, le correnti non sono mai le stesse. Possiamo favorire l'affluenza di un fiume di energia sull'asse centrale lavorando quotidianamente per liberare i blocchi, pulire i canali, mantenere la spontaneità del flusso, con gli esercizi delle purificazioni e i suoni degli elementi e agendo a livello articolare. Da un punto di vista spirituale o transpersonale, è una continua ricerca di equilibrio e armonia tra le luci e le ombre, che possiamo chiamare equidistanza nel volo dei sei draghi, o equivalenza del piccolo e grande, dell'alto come il basso, della montagna e la valle, del femminile e del maschile, dello spirito e della materia, del ricevere e dare.
Questi tre piani creano e ricreano ogni giorno il nostro Axis Mundi sempre cangiante, delineando la forma dell'albero che siamo, che è sorretto e sorregge l'ambiente in cui vive, con le sue radici, tronco, rami, foglie, fiori, ma anche con i suoi soffi, diversi durante il giorno e durante la notte e il suo continuo scambio tra il dentro e il fuori.
Nella pratica del nostro Qi Gong abbiamo una postura molto antica, che vediamo illustrata nell'immagine proveniente dalle pergamene scoperte nella tomba della duchessa di Dai, chiamata appunto "Equilibrio tra il Cielo e la Terra". La mano sinistra riceve dal Cielo, la mano destra "comprende" la Terra, prendere in sé. Questa postura corrisponde anche all'undicesimo esagramma dell'I KING (il Libro dei Mutamenti), La Pace.
Consiglio di leggerlo oggi e in questi giorni di passaggio tra la luce e l'ombra (nel ciclo lunare la luce Xing- purezza- crescerà fino alla pienezza, nel ciclo solare la luce Ming - splendore - diminuirà  fino al momento del Solstizio d'inverno), perché nel punto di equilibrio c'è anche la Pace (che in cinese è lo stesso carattere della parola Armonia), o viceversa, là dove sentiamo la Pace, abbiamo raggiunto un punto di equilibrio.

"Le secret ultime de la pratique réside dans la pratique et dans elle seule " 

"Il segreto più profondo della pratica risiede nella pratica e solo in essa"

Guo Yunshen .

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