Comincerà
il 5 Febbraio all'alba lunare e sarà l'anno 4717 per il calendario Cinese
Benvenuto amico Zhu!
La
visione orientale
Influenza
celeste : Tian
Gan (Tronco
Céleste) Ji (6eme
Tronco céleste) : Maturazione dei frutti e Paviglione centrale nel
quale regna la stella polare (Yin)
Influenza
terrestre : Di
Zhi (Rami
terrestri) : Hai (12simo
Ramo Terrestre) : Yin Metallo (cinghiale sotto la luna )
Questo
anno del Maiale di Terra Ji Hai si colloca naturalmente sotto il
segno della prosperità e della Riuscita. Si tratta di un anno JUE
YIN collegato al Legno ma che subisce l'influenza profonda della
Terra e dell'Acqua arrivando al Vento e alla siccità.
E'
collegato all'oriente, direzione est e in particolare alla primavera
e all'inizio dell'estate quindi al vento e al calore moderati ma che
congiuntamente producono la siccità. Vento e secchezza collegati al
calore sono la causa di vertigini e di problemi legati al fegato. Gli
anni Jue Yin evocano, in energetica classica, problemi epatici e
dermatologici con la tendenza generale alla stanchezza e ai crampi.
Cinghiale
o Maiale?
Il tetto
sopra il carattere indica che si tratta di un animale domestico !
Due uomini sotto un tetto che condividono un maiale è l'immagine
della concordia e della pace !
« Influenza
celeste sulle attività terrestri » per quello che riguarda il
nostro Maiale o Cinghiale di Terra dell'anno Ji Hai è favorevole. E
non è certo sempre il caso, i due termini che tornano sono
« prosperità ! E Virtù cavalleresca » e raccolta
abbondante e nutrimento abbondante, quindi « prosperità nella
casa. » L'imperatore ritorna anche sugli elementi simbolici che
dirigono e influenzano questo ciclo : Il fuoco (maiale di
terra), ma anche la Terra, l'Acqua, il Legno e il Metallo. I cinque
elementi sono quindi presenti, cosa che non era il caso negli anni
precedenti, del Cane e del Gallo.
Quando si
genera (il generare che permette la nascita in seno al clan) e le
generazioni si succedono armoniosamente, la Pace regna nella casata.
Si tratta quindi di un anno molto favorevole al « clan »
(Jia o Gar » o alla famiglia. Un carattere cinese collegato sia
all'amicizia che alla prosperità e alla pace rappresenta due uomini
sotto un tetto che condividono un maiale !
Il
grossolano è la radice del sottile perché ciò che è in alto è
come ciò che è in basso !
Commento
al testo classico dell'imperatore Kang Hsi
sul
maiale/cinghiale:
Carattere
Ze : palude, benevolente
Il
maiale è simbolicamente il « grossolano che è alla radice del
sottile ». Le terre paludose che sono le preferite dai
cinghiali corrispondono alle acque stagnanti, ma anche ai vapori
luminosi, le nuvole brillanti e per estensione i favori, i benefici,
ciò che è omogeneo e un buon ricordo lasciato da qualcuno di
integro e generoso. Nella tradizione cinese classica questo
corrisponde al 58 esimo esagramma del Yijing (Dui) che rappresenta
« la gioia, il momento dove la progressione dolce et gioiosa
sviluppa la conformità con il Cielo e la concordia con gli esseri
Umani ». (dizionario Ricci).
La
terra paludosa è quindi una terra magica, ricca di nutrimento (dove
infatti si coltiva il riso) e di un selvaggio che è benefico e
rappresenta l'Unità tra il grossolano e il sottile.
Wu
De : la Virtù Cavalleresca
L'imperatore
da anche un esempio significativo che riguarda il saggio Soun Ki
della dinastia degli Han, che pascolava i maiali e istruiva su
centinaia di discipline e diceva di non fidarsi delle apparenze
riguardo ai maiali e che, ancora una volta, il grossolano è la
radice le sottile. Sotto la sua apparenza grossolana il maiale può
essere il simbolo della conoscenza e probabilmente sarebbe meglio
pascolare i maiali con Soun Ki che estasiarsi con i filosofi da
salotto, anche se sono « nuovi ». L'imperatore ricorda
l'influenza primordiale dell'acqua e la necessità di proteggerla,
utilizzandola razionalmente. Non era un po' un anticipatore per la
sua epoca ? Un ecologista ancora prima che questa dottrina fosse
inventata in occidente ?
Infine
insiste ancora una volta sulla « Virtù cavalleresca »
del « Grande Generale » che deve anche proteggere la
cultura e le colture grazie all'azione razionale del metallo.
Wu
De : la Virtù Cavalleresca
E'
questione di preparare le armi o di essere pronti a far valere la
bravura (WU) che consiste, secondo l'imperatore a far cessare la
violenza, o l'utilizzo delle armi, senza bisogno di utilizzarle.
Siamo dunque lontani dalla traduzione di « marziale » che
designa la capacità guerriera. La virtù serve per attaccare e
conquistare Mostra che conviene non fidarsi delle apparenze
simpatiche e placide del maiale perché potrebbe mostrare i denti se
è attaccato o ferito.
Hai
: ultimo dei dodici rami terrestri- un maiale in piedi !
Momento
importante in cui l'energia vitale si situa nei « Tre Fuochi »
e si manifesta nel punto di « ricezione » che corrisponde
al Grande Yin (Esagramma N°2 Kun) e al punto QI Hai (Oceano del
Soffio).
Esagramma
N°2 : Kun – La ricettività
Questo
simbolismo del « maiale in piedi » messo in rapporto con
il soffio vitale (Qi) e, in certa misura, con il basso ventre è
certamente in rapporto con la sessualità, o con la capacità di
generare. In un « clan » Jia o Gar, qui genera è colui
che da la vita, che genera, che permette di perpetuare la specie. E'
quindi normale che il carattere Jia designante il Clan,la famiglia
rappresenti un « maiale sotto un tetto » ! E'
l'antico termine di « casa » in quanto famiglia ma anche
in quanto dimora, focolare ed egualmente parentela o « gentes »
romana « Jia Ren « Essere del Clan ».
Esagramma
n°37 : Jia Ren : Essere del Clan
Quest'anno
in particolare corrisponde anche all'esagramma N°4 Meng
« Iniziazione », « momento privilegiato dove i
giovani (porcellini) interrogano il saggio (cinghiale) come i
discepoli interrogano il loro maestro. L'immagine dell'esagramma
mostra, un cinghiale che si nasconde nel suo riparo prootetto dalla
vegetazione. Questa nozione di « clan » o « Famiglia »
è molto importante in Cina e definisce i principali nomi di
famiglia.
Esagramma
N° 4 : Meng : apprendimento, iniziazione
Infine
il nostro « maiale di Terra » possiede una profonda
affinità con l'esagramma N°33 Dun « Ritirata » o
« momento di ritiro che permette di vincere le forze
avversarie ». Questo esagramma che fa parte dei 12 Esagrammi
della Rivoluzioni corrisponde ai punti situati tra le due
sopracciglia : Ying Tang : « Il palazzo del
silenzio » che è molto utilizzato nella pratica della
meditazione taoista. L'immagine è una bestia potente, e in questo
caso un cinghiale, sotto la una piena che si nasconde tra due rocce.
Esagramma
N° 33 : Dun : ritirata, nascondersi, dissimulare
Due
altri caratteri importanti appaiono nel nostro anno del Maiale di
terra. Si tratta prima di tutto di Sui, la soddisfazione, che si
compone fal carattere maiale (Zhu) e dal carattere tagliare (ba).
Tagliare un maiale per condividerlo rappresenta un piacere, la
soddisfazione. In seguito il carattere si è trasformato nel senso di
perseguitare e di catturare. Prendere ciò che stiamo seguendo è
segno di riuscita !
Sui
: soddisfare, riuscire, esaudire
Il
carattere Huan significa nutrire, allevare e rappresenta due mani che
prendono un cinghiale e uk carattere del riso. Dare l'acqua del riso
al maiale per farlo ingrassare. Nutrire il Clan.
Huan
: nutrie, allevare
L'anno
del Maiale di Terra è quindi collocato sotto l'auspicio
dell'abbondanza. Anticamente « abbandonare » significava
« mettere al bando », quindi a disposizione di tutti
senza restrizioni. Un banchetto « al bando » permetteva a
tutti di mangiare più che per sfamarsi, di prenderne e portarlo
anche a casa. Questo costume esiste ancora in Cina e nelle comunità
cinesi dove è questione dopo un pasto di dividere i resti tra i
convitati. Una tovaglia ben macchiata prova che il pasto è stato
conviviale. Una tovaglia che dopo un buon pasto rimane pulita non
augura nulla di buono.
Questa
abbondanza implica la generosità, la buona volontà e il benessere.
Ma il maiale di Terra sembra un po' temerario e a volte forse un po'
ingenuo. Pronto a lanciarsi nell'avventura a testa bassa può essere
vittima di inganni senza scrupoli o di chi approfitta della sua
benevolenza per abusarne.
Questo
non impedisce di essere molto caritatevole e generoso e
particolarmente leale. Ma non è totalmente disinteressato perché
« i suoi futuri amici sono i suoi futuri clienti et i suoi
futuri clienti sonno i suoi futuri amici !. Vede la vita sotto
un angolo molto positivo e spesso con l'ottimismo perfino nelle
avversità, ciò che rassicura alcuni ma può arrabbiare altri. Si
capisce quindi perché il maiale non sia troppo apprezzato da alcuni.
Il
maiale è un grande conciliatore e un buon consigliere. E' anche un
seduttore sensuale e ben intenzionato che non guarda a ciò che
spende. Ma può diventare esclusivo e geloso o troppo convenzionale e
moralista. Il suo coraggio lo incita a prendere la difesa della
vedova e dell'orfano e in questo caso, somiglia alla tigre che
condivide con lui la « Virtù Cavalleresca ».
La
visione occidentale
Dalla
preistoria alle crociate; il bel ruolo
Il
nostro amico maiale condivide con l'essere umano una lunga e ricca
storia e anche preistoria. Secondo gli archeologi cinesi fu
addomesticato, per lo meno in Cina, prima del cane e molto prima del
cavallo e del manzo.
Troviamo
un grande numero di incisioni rupestri sotto la forma, ovviamente del
suo antenato e cugino il cinghiale.
Per
i preistorici cinesi rappresent l'equilibrio tra le forze maschili
simbolizzate dal cavallo e le forze femminile simbolizzate dal bufalo
o manzo. Rappresenta quindi il collegamento tra la Terra e il Cielo,
quindi tra il grossolano e il sottile e tra il profano e il sacro.
E'
ciò che dimostra magistralmente l'immagine del cinghiale della
grotta di Altamira in Spagna dove vediamo proprio un cinghiale tra un
cavallo (Yang nella tradizione cinese e corrispondente alla runa FA)
e un bisonte (Yin nella tradizione cinese e corrispondente alla runa
Ur). Per gli scintifici occidentali si tratta di un puro caso. Ma
stranamente sembra che il caso si ripeta molto spesso nelle pitture
rupestri, il che ci fa pensare che al di là della semplice
rappresentazione pittorica, anche se eccezionale, si delinea una
concezione molto vicina alla visione cinese antica e classica. Quindi
un'altra visione del mondo razionale in cui noi viviamo,
dimenticandoci che i nostri antichi antenati avevano altre
preoccupazioni piuttosto di una poltrona all'università o un
grattare un biglietto del lotto.
Per
quanto riguarda la cultura greca troviamo Ercole che nella sua terza
fatica cattura il famoso Cinghiale di Erimanthe. Da studi dui culti
ormai sappiamo che:
" il passaggio del sole dal segno della bilancia all'entrata in
autunno, fissato dall'alzarsi del Centauro celeste, colui che donò
l'ospitalità a Ercole. Questa costellazione è rappresentata in
cielo come un'otre piena di vino, un tirso (giara di bronzo) ornato
di uva, immagini della produzione della stagione. Allora si alza
l'orsa maggiore, chiamata anche Cinghiale, animale d'Erymanthe. "
Le dodici
fatiche di Ercole non sarebbero che una allegoria del passaggio del
sole attraverso le dodici costellazioni!
Ma
bisogna dire una cosa importante: la grande Orsa non nominava il
Cinghiale! Simbolicamente la Grande Orsa, o Arcturus, quindi Artus o
Artur “orso feroce”, il famoso Re Artù, uccide il cinghiale che
quindi viene 2sacrificato” diventa quindi “sacro” e poi
“segreto”. Per i Druidi il cinghiale rappresenta quindi la classe
sacerdotale (il sacro e i preti), mentre l'Orso, qindi Artù,
rappresenta la csata guerriera, e in una certa misurando romano di
Marte. Il cinghiale vinto è quindi consacrato a Marte
E' come
un mondo antico che, come il cinghiale, muore e si trasforma !
Ercole
cattura il Cinghiale di Erymanthe e poi si nasconde nella giara !
Sempre in
Grecia Afrodite, furiosa di essere stata dimenticata dal re Oené,
che ha omesso di offrirle un sacrificio, invia un cinghiale furioso
che devasta tutto il Regno di Kalydonia, Il re convoca i più grandi
eroe dell'epoca ma molti sono uccisi o feriti dal cinghiale. La
caccia al cinghiale di Kalydonia dura nove giorni e nove notti. Ma
Atlante, rivale di Afrodite, che è stato allevato da un'orsa,
ferisce il cinghiale con una freccia così Meleagro lo uccide.
Il
cinghiale diventa il simbolo del paese dei Calde, che fondano la
Caledonia. Stranamente la Caledonia è l'antico nome della Scozia
prima che il paese fosse conquistato dagli Scots. Caled in antico
bretoni significa duro, compatto, e più tardi significherà sasso.
E i
Galli?
Per i
Celti e i Galli il Cinghiale aveva un luogo d'onore, era reputato per
il coraggio e la temerarietà nel combattimento. La Borea, la Gallia
prima dell'arrivo dei Celti era la Terra dei Cinghiali. Dopo Asterix
e Obelix è difficile immaginare la Gallia festiva senza cinghiali!
Molti ornamenti e caschi dove gli emblemi guerrieri rappresentano
questo animale feroce e coraggioso che poi si è fatto ribare il
posto dal gallo, perchè i romani designavano i Galli con questo
animale.
I ricchi
Galli seguirono quindi la moda romana che instaurava il volatile e il
cinghiale perdette di credito! Il cinghiale celtico era consacrato
alla Dea Arduina, che lo cavalcava, Dea della terra ma anche della
guerra. Arduina si è poco a poco trasformata in Ardennes (nome di
montagne) ma ha conservato come simbolo il famoso cinghiale. E' in
questo periodo che troviamo le rappresentazioni animali dei cla,
quindi delle regioni. Anche se questi totems furono probabilemente
utilizzati dall'alta preistoria ritroviamo il Cinghiale, l'Orso,
l'Aquila ( che andava di moda anche a Roma), il Lupo, il Cervo e
degli animali domestici come il Gallo, il Toro, l'Ariete, il Cavallo,
il Cane e l'ermellino che rimpiazzava allora il Gatto.
Questi
animali ben occidentali formavano probabilmente già un calendario
popolare di cui abbiamo perduto le tracce ma che sussiste, in parte
nelle Rune nordiche. Infine l'albero associato al Cinghiale era la
quercia perchè il maiale razzola nelle sue ghiande. La ghiandaia,
sentinella della foresta, era l'amica del cinghiale e lo avvertiva
contro le incursioni dei cacciatori. Esiste probabilmente un rapporto
tra la quercia, il cinghiale, la ghiandaia perchè i Druidi si
paragonavano alle scrofe i cui porcelli erano ii loro discepoli.
Il
compagno della Dea Arduina : il cinghiale delle Ardenne
Per i
nordici e i loro cugini germani, i Goti, è Sachrimir, il cinghiale
bianco con la sete d'oro del Dio Freyr che presiede ai famosi
banchetti del Walhalla dove i guerrieri morti nel campi d'nore sono
invitati dalle walkirie a condividere l'amore. Il cinghiale di Freyr
è dunque “divorato ogni giornoe rinasce ogni sera”.
Simbolicamente rappresenta il Neu-Helle o la « Festa di Jul »
del solstizio d'inverno ed è offerto con una mela d'oro nella gola,
primizia di un anno fruttuoso.In seguito« Neu-Helle » se
trasformerà in « Nuovo » poi in « Natale »
Un
bel cinghiale Vikingo. Una bella bestia rossa che potrebbe essere
Odino !
Rivenendo
a Re Artù, conosciuto per aver cacciato nove giorni e novi notti una
scrofa e i suoi cuccioli, questa scrofa di chiamava “La Vecchia
Bianca”. Sappiamo che simbolicamente la scrofa, quindi la femmina
del cinchiale, rappresenta il Druido e i cuccioli i suoi discepoli.
Merlino, che rappresenta la costellazione della Lira, strumento
magico per i Celti, ha probabilmente aiutato Artà in questa caccia,
cioè in questa epurazione. Anche se sembra incredibile è Merlino
che ha aiutato Arturo e quindi Roma a sbarazzarsi una volta per tutte
dei Druidi. Dwrid rappresenta l'antica tradizione, la sapienza. Era
l'epoca del Re Pendragon, “La testa del Drago”, padre di Artur.
Questo rappresenta nelle epoche, lo spostamento della stella Polare
nelle tre costellazioni: la Lyra con Merlino e la stella Vefa, il
Drago con Uther e la stella Beta, L'orso con Artur e la stella Alpha.
Nel
testamento di Merlino di Théophile Briant, l'Incantatore descrive
così la scrofa
« La
cinghiala ci darà una lezione. Lei è la madre di tutti,
l’arcifeconda. Lei allatta il coraggio, la forza invisibile e
tenace, la temerarietà fronte a tutte le prove. Come già sai il
cinghiale è l'emblema nazionale dei bretoni perché non scappa mai,
perché rifiuta di immolarsi e con le sue zanne affronta la muta di
cani. E' il nostro simbolo, la nostra immagine totemica, anche se
rappresenta il mostro del temporale e la bestia polare il cui destino
è di essere vinto dall'Orso Solare e Polare, immagine della lotta
che oppone le potenze degli istinti primordiali alla sovranità
dell'intelligenza. Ricordati della Caccia del nostro amico Artù,
l'Orso Regale, che duà nove giorni e nove notti e terminò con la
disfatta della scrofa. Entrambi sono riuniti e confusi nella
costellazione del Carro che brilla a Nors, sopra il mare e guida le
nostre azioni.».
Simbolicamente
significa « Avere la maestria della Stella Polare ».
Quando si
sa che Arthur è anche “Figlio della Nube” perchè Uther
Pendragon con “lo scudo di arcobaleno” ha preso forma di una
nuvola per generarlo e che Excalibur, si traduce con “ferita
feroce” ma anceh con “Stelle Splendenti” non siamo lontani
dalla tradizione cinese delle “Nuvole benefattrici delle paludi”
8Ze) e della spada delle sette Stelle del clan di Yue!
Sachrimir
il cingiale con gli zoccoli d'oro è arrivato in Scozia con i popoli
nordici. Ma anche il cinghiale di Calidonia, che è l'antico nome
della Scozia.
Ma dopo
le crociate il Maiale non ha più buona fama e mantiene un basso
profilo.
In epoca
medievale, fino alle crociate, il cinghiale quindi il maiale ebbe
buona fama. Ci si ricordava ancora ciò che rappresentava per gli
antichi e per coloro che “sapevano”. Per provocazione fu
probabilmente utilizzato sulle armi di alcuni crociati. Ma con i
tempi che correvano e i contatti con i Mori, attraverso i templari
come intermediari, finì per diventare un po' sospetto. Questo
animale come il cane, non era ben visto dal lato dei Luoghi Santi! Il
maiale conobbe quindi una decadenza e molti cavalieri indebitati con
i banchieri ebrei, che finanziarono sotto mano le crociate, evitarono
di esibirlo troppo ostentatamente. Poi furono abbandonati per essere
sostituiti da Leoni, Leopardi e coccodrilli che furono alla moda al
ritorno delle crociate.
Liberamente tratto e tradotto dall'articolo di George Charles: